COMUNICATO: ENERGIA. CAMISA (CONFAPI): PROSSIMO DL BOLLETTE GUARDI A ESIGENZE PMI
Roma, 26 febbraio - “In questi anni di crisi energetica l’attenzione del Governo è sostanzialmente stata dirottata sulle esigenze degli energivori. Si tratta di un atteggiamento comprensibile, che però ha lasciato per strada le Pmi industriali e tutto quel settore della trasformazione su cui poggia l’economia del nostro Paese. Occorre un’attenzione particolare verso l’industria italiana che necessita oggi di essere adeguatamente rappresentata in sede istituzionale e non oggetto di diatribe di settore”. È quanto dichiara il presidente di Confapi. Cristian Camisa, nel commentare le anticipazioni di stampa secondo cui il provvedimento attualmente allo studio del Governo approderà al Cdm di venerdì prossimo.
“Auspichiamo che il prossimo DL Bollette possa rappresentare una svolta in tal senso – prosegue Camisa - varando non misure spot ma strutturali che promuovano l’autoproduzione di energia da parte delle aziende. È indispensabile che il Governo verifichi puntualmente la qualità delle misure implementate perché troppo spesso vengono stanziate ingenti somme che però poi risultano poco utilizzate per la loro complessità o perché mal strutturate”.
“La crisi del mercato dell’energia - evidenzia il Presidente di Confapi - dipende in linea generale dalle tensioni che dal 2021 sono emerse nel mercato del gas, una crisi che affonda le radici nella decisione dell'Unione Europea di abbandonare i contratti indicizzati al petrolio in favore di un mercato finanziario di Amsterdam, il TTF, dove imperversano i fondi finanziari. Pertanto abbassare i costi dell’energia significa oggi trasmettere al mercato le giuste informazioni per indurre gli operatori a chiudere le posizioni al rialzo sulla molecola che risente di tensioni strutturali sul lato dell’offerta. Ciò significa che l’UE deve affrontare subito il tema della riduzione dei target di riempimento degli stoccaggi di gas – oggi al 90% - e non posticiparli dopo il 2026 come è emerso recentemente. Un altro elemento su cui però non abbiamo il controllo è capire se dall’auspicata tregua del conflitto in Ucraina, possano ripartire un po’ di flussi dalla Russia. Escluso che nel breve tempo possano essere ripristinati quelli dalla Polonia e dalla Germania, i flussi dall’Ucraina interrotti a dicembre 2024 potrebbero ripartire alleviando la tensione sul mercato del gas”.