CONFAPINEWS MENSILE D’INFORMAZIONE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA PRIVATA Speciale 8 Marzo ANNO 2025
CONFAPINEWS MENSILE D’INFORMAZIONE DELLA CONFEDERAZIONE ITALIANA PICCOLA E MEDIA INDUSTRIA PRIVATA Speciale 8 Marzo ANNO 2025 -
“Le donne appartengono a tutti i luoghi in cui vengono prese le decisioni. ... Non dovrebbero essere l’eccezione ” Ruth Bader Ginsburg (1933-2020) Giurista e Magistrata statunitense, giudice della Corte suprema degli Stati Uniti d’America In occasione dell’8 Marzo le Presidenti territoriali di ConfapiD hanno deciso di produrre un numero speciale di Confapinews, non solo per riassumere il lungo cammino fatto ma anche e soprattutto per delineare obiettivi e sfide future. Nata 36 anni fa sotto l’egida di Giovanna Boschis, storica imprenditrice e guida illuminata nelle battaglie per l’inclusione e la parità di genere, ConfapiD rappresenta le imprese femminili aderenti alla Confederazione per consentire un migliore utilizzo delle professionalità delle donne che siano esse titolari di impresa o che abbiano un ruolo manageriale e di gestione nell’azienda nonchè per favorire al contempo l’interscambio delle esperienze tra il centro e il territorio. Sono oltre 2000 le aziende al femminile del sistema Confapi sul territorio nazionale che rappresentano tutti i settori merceologici. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 3 www.confapi.org ConfapiD, affrontare le sfide per crescere insieme ConfapiD rappresenta per noi imprenditrici, innanzitutto un importante percorso di crescita, principalmente attraverso la condivisione e il networking. Inoltre, è un ottimo volano che permette di promuovere un dialogo costruttivo che dia spazio a tutte le istanze, le proposte, i progetti e i talenti nel rispetto anche delle differenze. È lo strumento per dare voce al nostro territorio per raccogliere le idee e le esigenze delle nostre aziende, ma anche per trovare soluzioni inclusive e aperte che diano risposte piene e concrete. Il Gruppo nazionale lavora con grande unità e impegno per sostenere le donne imprenditrici, sia quelle più strutturate sia le giovani start up, nell’affrontare le sfide di un ambiente imprenditoriale sempre più competitivo e globale. Cerchiamo di farlo ad ogni livello, rafforzando la nostra rappresentanza, divulgando una cultura di parità di genere e di empowerment femminile al passo coi tempi, progettando e implementando iniziative pensate su misura per le imprenditrici, utili a sviluppare e confermare il loro ruolo nel contesto imprenditoriale nazionale. Vogliamo allargare la nostra rete, mettendo il know how e l’esperienza dei gruppi storici più consolidati al servizio di quelli più giovani, per arrivare su tutto il territorio e sostenere lo sviluppo di una cultura di impresa sempre più al femminile. E dobbiamo soprattutto sostenere il riconoscimento delle eccellenze femminili presenti nel nostro sistema confederale e accompagnarle in un percorso di crescita e consapevolezza, sia nazionale che internazionale, che riconosca il costante e importante valore delle donne nel tessuto imprenditoriale. Investire anche nei network internazionali si sta rivelando un grande stimolo al confronto e alle sfide, che permette di misurarsi con contesti complessi e multiculturali in cui il nostro Made in Italy al femminile trova uno spazio sempre più grande. Molte sfide ancora ci aspettano e ci faremo trovare pronte. Tutte insieme con le nostre differenze siamo più forti e competitive, la presenza costante e collaborativa di tutte noi è la chiave per il successso della Confederazione. Avanti tutta e viva ConfapiD! Brigitta Sardo, Presidente di ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 4 www.confapi.org Un ponte tra imprenditoria femminile e mondo dell’istruzione In un mondo che cambia a ritmo vertiginoso, la piccola e media industria che ConfapiD rappresenta, emerge come una forza trainante che alimenta sinergie strategiche tra università, scuole e mondo imprenditoriale, creando un ecosistema di supporto e innovazione che accresce il valore delle donne nel mondo del lavoro. La condivisione di conoscenze e risorse può facilitare l’accesso a opportunità di business e alla crescita professionale. Cerchiamo quindi di costruire partnership con le Università che consentono di sviluppare programmi di formazione mirati ad arricchire skills e competenze anche delle future imprenditrici. Ma vogliamo anche essere un ponte tra università e mondo imprenditoriale, mettendo a disposizione know how e risorse per sviluppare progetti congiunti di innovazione, sostenibilità e internazionalizzazione che possano supportare le nostre imprenditrici nelle sfide della globalizzazione e della competitività. ConfapiD è anche impegnata a promuovere iniziative di orientamento in collaborazione con gli istituti scolastici superiori, con l’obiettivo di avvicinare le studentesse alle materie STEM e di sensibilizzare le nuove generazioni sulla cultura imprenditoriale, sull’importanza di concepire l’azienda come un modello sociale ed economico inclusivo e stimolante, senza differenze di genere. Questo con l’obiettivo di favorire la parità di genere ma anche la formazione di una nuova generazione di donne imprenditrici consapevoli e preparate. E vorremmo farlo portando testimonianze dirette nelle scuole, facendo raccontare alle nostre imprenditrici le loro storie, le loro sfide e soprattutto quello che le spinge a fare impresa ogni giorno, con coraggio e determinazione, facendosi strada spesso in settori prettamente maschili. ConfapiD vuole insomma rappresentare un punto di riferimento essenziale per l’imprenditoria femminile, promuovendo un ecosistema di supporto e innovazione che valorizza le sinergie tra università, scuole e mondo imprenditoriale. E vuole contribuire a costruire un futuro più inclusivo e dinamico per le donne imprenditrici di oggi e di domani, offrendo loro gli strumenti necessari per emergere come leader nel mercato globale. Non vogliamo essere solo un gruppo di imprenditrici; vogliamo rappresentare una rete con un patrimonio condiviso di valori e conoscenze e che lavora incessantemente per creare un futuro che unisca esperienza e innovazione e dove le donne possano esprimere pienamente il loro potenziale. Luigina Barbuio – Vice Presidente vicario ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 5 www.confapi.org Confapi e Fapi in prima linea per un lavoro libero da molestie e violenze L’8 marzo non è solo una data simbolica, ma un momento di riflessione sulle conquiste e sulle sfide ancora aperte per garantire equità, sicurezza e rispetto nei luoghi di lavoro. In questo scenario, con la collaborazione dell’Associazione 6come6.6libera, che promuove la tutela dei diritti umani, civili, sociali nei luoghi di lavoro e la responsabilità sociale di impresa, Confapi e il Fondo Interprofessionale per le PMI (Fapi) hanno intrapreso un’azione concreta e pionieristica: promuovere la formazione aziendale contro le molestie e le violenze di genere attraverso una premialità nei bandi destinati alle imprese. L’iniziativa, partita con l’Avviso 01- 2024 Piani Quadro, ha segnato una svolta nel panorama della formazione aziendale, diventando un modello di riferimento esteso a tutti gli avvisi dell’anno. Il risultato? Un impegno senza precedenti: su oltre 6,6 milioni di euro stanziati, il 15% è stato destinato alla formazione specifica su molestie e violenze; 391 aziende coinvolte, pari al 19% delle PMI partecipanti; 12.000 lavoratori formati e 3.500 ore di formazione dedicate. Nonostante questi progressi, la ricerca del novembre 2024 “La prevenzione delle molestie sul lavoro nelle aziende: un’emergenza silenziosa”, condotta dall’Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro 6libera.org in collaborazione con il Censis, ha messo in luce una realtà ancora complessa: solo un’azienda su tre ha adottato politiche scritte contro le molestie e il 64,6% non offre formazione specifica ai propri dipendenti. Inoltre, più della metà delle aziende non dispone di sistemi sicuri e anonimi per la segnalazione degli abusi, lasciando lavoratrici e lavoratori esposti a un clima di insicurezza e timore. Secondo l’Osservatorio 6libera.org le aziende sanno che il problema esiste, ma servono strumenti e incentivi concreti per tradurre la consapevolezza in azione. L’obiettivo è infatti quello di colmare questo divario, affinché nessuna lavoratrice debba più subire molestie in silenzio; d’altro canto nessuna impresa deve vivere il timore di non garantire posti di lavoro sicuri e dignitosi per le donne. In questo contesto, l’8 marzo deve essere più di una celebrazione: è il momento di accelerare il cambiamento. L’impegno di Confapi e Fapi dimostra che le PMI possono essere protagoniste di una rivoluzione culturale e sociale. Investire nella formazione significa costruire ambienti di lavoro sicuri, inclusivi e rispettosi, dove il talento delle donne possa esprimersi senza paura. Il successo di questa iniziativa è un segnale chiaro: la lotta contro le molestie sul lavoro non è più un tema marginale, ma una priorità su cui le aziende sono chiamate ad agire con determinazione. Deborah Mirabelli – Vice Presidente ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 6 www.confapi.org Certificazione Uni: più diritti per le donne a vantaggio delle imprese ConfapiD, in qualità di socio di Uni – l’ente italiano di normazione per la redazione degli standard di certificazione - ha partecipato ai lavori del tavolo operativo per la redazione della UNI Pdr125 Confapi rappresentando le istanze e il punto di vista delle PMI industriali al fine di evitare l’ennesima misura a carico delle aziende che introducesse solo costi e aggravi burocratici senza reali opportunità di crescita e miglioramento della gestione aziendale. Abbiamo quindi approfondito sfide e opportunità di questa nuova certificazione con Claudia Franceschelli, Vice Presidente ConfapiD con delega sulla certificazione di genere. Quali opportunità per le aziende in materia di certificazione di genere? La Certificazione delle misure di parità di genere adottate permette alle imprese di dimostrare che stanno attuando politiche di inclusione, portando avanti programmi e piani per migliorare l’ambiente di lavoro, con un’attenzione ad una gestione equa delle risorse umane. Elementi di grande importanza nei piani e programmi di valutazione e qualifica della catena di fornitura ed inseriti in schemi di valutazione sempre più richiesti quali EcoVadis e piattaforme per la sostenibilità quali Open Es Creare un ambiente di lavoro inclusivo ed equo permette di ottenere grandi benefici in termini di produttività, riduzione del turnover, attrattività, team con stimoli all’innovazione, creatività, risoluzione dei conflitti e responsabilizzazione. Quali sono dunque le istanze che ConfapiD ha voluto rappresentare nel lavoro di redazione della prassi per renderla uno strumento utile e non oneroso per le vostre aziende? Il ruolo di CondapiD, unica associazione datoriale coinvolta nel tavolo UNI che ha redatto la Pdr125, ha permesso di rendere la prassi una guida alla gestione responsabile ed equa delle risorse umane, con indicatori qualitativi e quantitativi e accessibile a quante più imprese possibili, anche quelle più piccole. Era fondamentale ottenere uno standard modulato che tenesse conto delle dimensioni aziendali con requisiti applicabili anche dalle micro imprese e ci siamo riusciti. La Pdr125 infatti prevede 4 diversi cluster con requisiti diversi e graduati. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 7 www.confapi.org Quale l’impegno generale in merito alla riduzione del gender gap nel mondo imprenditoriale da parte di ConfapiD? Sappiamo bene che la piccola e media industria che Confapi rappresenta esprime anche un modello sociale e culturale oltre che economico, basato proprio sull’appartenenza al territorio e sull’idea che lavoratori e lavoratrici sono risorse di grande valore e asset strategici nella gestione aziendale, anche in termini di welfare e opportunità di carriera. ConfapiD richiama quindi questo modello e auspica di poter contribuire alla crescita di una cultura di impresa che consideri la diversità un valore aggiunto da remunerare in egual misura e che sempre di più sia attenta ai propri dipendenti ad ogni livello, facendosi promotrice di politiche aziendali inclusive e non discriminatorie. Tante sono le attività svolte e gli attori coinvolti in questo percorso: in questa direzione vanno ad esempio il nuovo bando Unioncamere e gli sportelli ConfapiD. Possiamo contare su risorse messe a disposizione dal governo attraverso bandi Unioncamere contributi per l’ottenimento della certificazione della parità di genere. Il primo bando ha concesso risorse per sostenere il percorso di 1400 imprese e il secondo si è aperto lo scorso 26 febbraio e resterà aperto fino al 18 aprile prossimo. In numerose regioni inoltre le amministrazioni hanno deciso di integrare le iniziative Unioncamere con bandi territoriali che rimborsano le spese sostenute dalle aziende per ottenere questa certificazione. Per illustrare alle aziende le opportunità della certificazione e le risorse a cui è possibile accedere nonché capire come beneficiarne in gare di appalti e bandi e come valorizzare l’impegno sociale e sulle misure di genere, ConfapiD sta promuovendo la creazione di Sportelli di orientamento presso le associazioni territoriali del sistema Confapi, mettendo a disposizione e condividendo sul territorio il know how interno su questo tema, ma anche una rete di esperti e tecnici che potranno collaborare con le nostre organizzazioni per accompagnare le aziende durante tutto il percorso. AVVISO PUBBLICO UNIONCAMERE PER LA CERTIFICAZIONE DI GENERE L’avviso definisce i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle PMI e ai titolari di Partita Iva per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento, forniti sotto forma di tutoraggio, e per i servizi di certificazione della parità di genere e mette a disposizione circa 2,5 milioni di euro. Sono previste due linee di agevolazioni: a) per l’assistenza tecnica e accompagnamento: contributo per ciascun soggetto (imprese e professionisti) fino a 2.500 euro sotto forma di servizi (supporto all’utilizzo dei tools informativi, azioni di affiancamento erogate da esperti appositamente selezionati per l’implementazione del Sistema di gestione per la parità di genere); b) per il rilascio della certificazione: contributi fino a 12.500 euro sotto forma di ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 8 www.confapi.org servizi di certificazione della parità di genere erogati dagli Organismi di certificazione iscritti nell’apposito Elenco. Le domande di contributo potranno essere presentate dalle imprese interessate a decorrere dalle ore 10:00 del 26 febbraio 2025 fino alle ore 16:00 del 18 aprile 2025 e dovranno essere inviate esclusivamente, a pena di inammissibilità, per via telematica, attraverso il sito https://restart.infocamere.it accessibile con SPID/CIE/ CNS tramite il link: https://certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it Bando e allegati disponibili al seguente link: https://certificazioneparitadigenere.unioncamere.gov.it/ SPORTELLI DI ORIENTAMENTO CONFAPID Sono ad oggi operativi gli Sportelli di orientamento ConfapiD delle associazioni di Torino; Cuneo; Brescia; Varese; Piacenza; Ancona; Perugia; Terni; Lecce; Sicilia. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 9 www.confapi.org Comitato Impresa Donna ConfapiD partecipa attivamente al Comitato Impresa Donna, costituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per svolgere una attività di supporto finalizzata a individuare soluzioni e proposte sui temi della presenza femminile nell’impresa e nell’economia, affrontandone tutti gli aspetti e le criticità. Il MIMIT ha in carico l’attuazione del “Fondo a sostegno dell’impresa femminile”, in cui è previsto il Programma “Imprenditoria Femminile”, che comprende una serie di progetti e interventi per stimolare l’attitudine imprenditoriale delle ragazze, rafforzare le competenze delle imprenditrici e delle future imprenditrici, oltre a promuovere le carriere STEM tra le donne. Al fine di far conoscere progetti, servizi, eventi del Programma Imprenditoria Femminile a donne, stakeholders e opinione pubblica, il Comitato sta collaborando alla realizzazione di un sito dedicato che sarà poi implementato da Invitalia, con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle informazioni su incentivi e servizi disponibili a sostegno dell’imprenditoria e diffondere iniziative (nazionali, regionali, europee) sui temi dell’imprenditorialità e dell’empowerment femminile. Inoltre, temi particolarmente strategici per il Comitato sono la definizione unica di impresa femminile e il rapporto tra imprenditoria e maternità. Sul primo aspetto, il Comitato è impegnato in una revisione della definizione di impresa femminile – che possa diventare unica anche a livelli europeo - volta all’aumento di imprese femminili e all’introduzione di misure di sostegno più accessibili e utili per la transizione green e digitale, anche al femminile. L’ipotesi in discussione prevede, per la definizione di impresa femminile, l’abbassamento del requisito dal 60% al 51% della proprietà femminile e della governance. Condividendo la necessità di estendere le tutele della maternità anche alle imprenditrici, uno dei primi risultati frutto dell’impegno del Comitato è stato il contributo alla proposta formalizzata dal MIMIT alla Presidenza del Consiglio sulla creazione di un Fondo per la maternità per le donne lavoratrici imprenditrici e l’istituzione di un temporary manager. Il Comitato vuole infine porre al centro della riflessione anche il tema dell’emancipazione economica delle donne, individuando nell’empowerment e nello sviluppo dell’imprenditorialità leve per sostenere le donne anche nel contrasto alla violenza di genere, sul modello della legge francese che stabilisce, ad esempio, che nel momento in cui si firma un contratto di lavoro l’IBAN indicato deve corrispondere al nome del lavoratore. Laura Travaini – Vice Presidente ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 10 www.confapi.org Un impegno concreto nella medicina di genere-specifica La salute e sicurezza sul luogo di lavoro, così come in chiave più generale il benessere delle imprenditrici e delle lavoratrici, non può prescindere dall’adottare e promuovere un approccio concreto alla medicina genere-specifica, la cui applicazione, come definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è quella di considerare le differenze biologiche, definite dal sesso, congiuntamente a quelle socio-economiche e culturali, definite dal genere. Vanno via aumentando gli studi che mettono in luce come molte malattie comuni a uomini e donne presentino differente incidenza, sintomatologia e gravità tra i due generi e come anche siano differenti le risposte alle terapie, le reazioni ai farmaci, l’accesso alle cure. Tuttavia, nonostante il panorama odierno conti normative ampi dati scientifici a sostegno della crucialità che riveste l’ottica genere-specifica, è opportuno sottolineare come i risultati sono ancora acerbi. Storicamente la conoscenza del corpo femminile è stata infatti messa da parte nella predominante assunzione che uno sguardo androcentrico potesse essere applicato senza differenziazione anche alla salute femminile. La giovinezza storica dell’approccio genere-specifico potrà dunque produrre risultati rapidi ed efficaci solo attraverso azioni trasversali e un dialogo constante tra le differenti istituzioni e stakeholders, come emerso dal programma del Ministero della Salute all’interno del “Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere”. In questo contesto, una delle priorità del 2025 di Confapid è proprio l’ambizioso progetto sulla medicina di genere, che vuole realizzare azioni di sensibilizzazione e formazione rivolte ad associazioni territoriali ed aziende ed altresì costruire partnership strutturate e di lungo periodo con i principali stakeholders nazionali operanti nel campo. L’obiettivo finale è creare una nuova consapevolezza che possa fare diventare la valutazione genere-specifica parte integrante delle politiche aziendali di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, facendo emergere auspicabilmente buone pratiche e misure innovative che possano diventare di uso comune. Cercando, allo stesso tempo, di creare una rete di supporto che possa accompagnare le aziende nell’attuazione concreta di questo percorso. L’iniziativa si articolerà in un webinar informativo e formativo rivolto alle associazioni territoriali, un evento nazionale divulgativo e di sensibilizzazione per stakeholders e aziende e successive iniziative territoriali per replicare e diffondere i contenuti e le attività del progetto nazionale. Chiara Barbieri – Componente Consiglio Direttivo ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 11 www.confapi.org Capitane Coraggiose: storie di donne che hanno fatto (l’) impresa Aprire il sipario ad una platea più ampia possibile affinché si possa scoprire e finalmente conoscere nel profondo la forza e la complessità del ruolo della leadership femminile nell’impresa. Nello stesso tempo colmare un deficit di consapevolezza presente nelle imprenditrici stesse, che completamente coinvolte dal proprio ruolo, spesso non ne rilevano importanza socioeconomica ed esistenziale. È il duplice obiettivo del progetto “Capitane Coraggiose: Storie di DONNE che hanno fatto (L’) Impresa” che dà il titolo a un libro che attraverso le storie 20 imprenditrici racconterà il mondo delle aziende guidate da donne, mettendone in luce gli aspetti più personali e intimi, facendone conoscere le complessità e identificando le criticità con cui quotidianamente devono fare i conti. Il progetto nasce da un’idea della giornalista Raffaella Borea immediatamente raccolta dall’imprenditrice Silvia Maria Ramasso, alla guida da ormai 45 anni della sua azienda torinese, la Neos edizioni. Da sempre attiva nel mondo associativo al femminile e già presidente nazionale Unigec Confapi, non poteva che proporre la realizzazione di quest’opera in collaborazione con ConfapiD e le sue imprenditrici. Dunque un libro dedicato alle Donne che hanno fatto una vera impresa, ma che non vuole incensare come eroine ma semplicemente far conoscere il percorso che le ha portate a diventare quel che sono oggi? “Spesso nell’ombra – per discrezione, per carattere, per cultura, per uso comune – ma comunque in prima linea: ci sono donne che, con le loro competenze, tenacia, voglia di sfidarsi, hanno costruito aziende di successo senza mai esporsi, troppo impegnate a costruire che a raccontare. A loro e alle loro storie è dedicato “Capitane Coraggiose”. Tra narrazione e racconto, a susseguirsi, sono interviste che mettono in luce non solo i loro percorsi, ma anche alcune delle loro vicende personali, tratti del loro carattere e curiosità. Ogni intervista diventa così un viaggio, in cui riconoscersi e identificarsi, da cui trarre anche ispirazione e stimolo per poter intraprendere il proprio personale itinerario di crescita. Professionale e personale”. Il libro sarà il risultato di un lungo lavoro svolto insieme al gruppo delle imprenditrici di Confapi? “A parlare saranno alcune imprenditrici italiane, selezionate in collaborazione con ConfapiD, che svolgano il loro lavoro in ambiti diversi, sia dal punto di vista del settore ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 12 www.confapi.org che dal punto di vista geografico, donne alla guida di aziende italiane di diversi comparti, di età compresa tra i 30 e i 70 anni, quindi sia neofite sia con una solida esperienza alle spalle. Storie di vita, prima che di successo, “Capitane coraggiose” verrà scritto dalla giornalista Raffaella Borea, da sempre sensibile a tali tematiche. Il libro sarà composto da 20/25 interviste con l’obiettivo di dare al pubblico lo specchio della situazione imprenditoriale femminile contemporanea. Il libro verrà poi presentato in anteprima con Confapid con la partecipazione delle testimoni e poi verrà distribuito in libreria e sui portali online per dare a questa tematica la massima diffusione. Il titolo del libro non a caso parla esplicitamente di coraggio. “Sì, sarà un viaggio con un solo fil rouge, il coraggio. Il coraggio di prendersi spazi tradizionalmente e culturalmente destinati all’universo maschile; coraggio di fare scelte talvolta impopolari ma salvifiche per la propria crescita personale e professionale; coraggio di rispettare ed affermare il proprio essere donna anche in ambienti che porterebbero alla negazione; coraggio di promuovere una cultura del lavoro che sia non solo paritaria, ma anche inclusiva e meritocratica; coraggio di sperimentarsi e sperimentare”. La prima domanda a cui dovranno rispondere è subito di impatto e aprirà il viaggio a scenari inaspettati. “Sì, direi di sì. Il punto di ingresso sarà una domanda comune a tutte: rifarebbe quello che ha fatto sino ad oggi per ricoprire il suo ruolo? Da qui un percorso a ritroso ma anche in avanti tra passato e futuro della propria vita/esperienza, raccontando come hanno saputo sfidare convenzioni, preconcetti e vincoli, traghettando in porti sicuri le loro aziende e con quali conseguenze sulla loro vita personale, in positivo e in negativo. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 13 www.confapi.org Un modello di Empowerment femminile In un mondo dove l’imprenditorialità femminile continua a crescere e a farsi sentire, ConfapiD rappresenta un punto di riferimento e un modello per tutte le donne che decidono di intraprendere il percorso dell’impresa e che vogliono mettere al servizio della società le proprie competenze e il proprio saper fare. ConfapiD rappresenta un esempio di sviluppo associativo che unisce le donne imprenditrici del sistema Confapi di tutta Italia, guidando con passione battaglie che hanno arricchito la Confederazione, con il costante obiettivo di valorizzare e sostenere le imprenditrici aiutandole a superare le barriere che spesso ostacolano il loro successo e ad infrangere il famoso “soffitto di cristallo”, sfidando gli stereotipi di genere e creando una cultura imprenditoriale accogliente ed inclusiva. Riconoscendo il valore unico che ogni donna porta con sé, questo gruppo lavora per creare le condizioni affinchè ognuna possa esprimere a pieno le proprie capacità e i propri talenti nel tessuto imprenditoriale italiano. ConfapiD si propone infatti di favorire la creazione di reti tra le associate, progettare programmi di formazione e mentorship per aiutare le imprenditrici a migliorare le loro competenze e a sviluppare nuove strategie imprenditoriali, agire come voce collettiva per le imprenditrici, contribuendo alle politiche economiche e sociali in materia di parità di genere e imprenditoria femminile. Questo ultimo anno è stato per ConfapiD un anno di rinnovamento e di crescita, che ci ha consentito di arricchire il nostro tessuto associativo con ben sette nuovi gruppi ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 14 www.confapi.org territoriali e l’ingresso negli organi del Gruppo di imprenditrici giovani e operanti nei settori industriali più strategici e innovativi dell’industria manufatturiera. Il Gruppo nazionale sta lavorando attivamente su tanti progetti tematici diversi, con l’obiettivo unico e prioritario di dare voce alle eccellenze femminili del sistema Confapi e creare strumenti sempre più potenti per la loro crescita, coinvolgendo anche partner strategici nel panorama economico e sociale italiano. Un programma di alta formazione sullo sviluppo della leadership femminile, un progetto editoriale che racconterà le storie coraggiose di donne imprenditrici di oggi e di ieri, un approccio innovativo e dinamico sulla medicina di genere e sulla sicurezza delle donne nei luoghi di lavoro, una partecipazione e un’attenzione sempre più attive su tutti i principali tavoli istituzionali sui temi della parità di genere e dell’imprenditoria al femminile. Siamo questo e tanto altro e non ci fermeremo! Cheti Ciuto – Componente Consiglio Direttivo ConfapiD ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 15 www.confapi.org Le imprenditrici ConfapiD per le pari opportunità nel Cnel Nell’ambito della rappresentanza di Confapi nel CNEL, la Presidente ConfapiD Brigitte Sardo partecipa come esperta nel Comitato Pari Opportunità, che ha l’obiettivo di definire proposte e misure per superare le disparità socioeconomiche di genere. Le parti sociali, anche attraverso la contrattazione collettiva, devono infatti porre al centro delle loro politiche il tema della parità di genere, come priorità per la crescita economica e democratica del nostro Paese e devono dare il proprio contributo alle politiche pubbliche finalizzate al raggiungimento della parità. Il Comitato organizza e promuove convegni e incontri, ma soprattutto elabora documenti di osservazioni e proposte sui temi collegati alla parità di genere e alla contrattazione collettiva, come congedi parentali, occupazione femminile, contrasto alle molestie, superamento dei differenziali salariali, cercando altresì di mettere in evidenza le buone pratiche contenute nella contrattazione collettiva, anche territoriale. A dicembre 2024 ha completato il documento di “Osservazioni e Proposte in materia di parità di genere: una rassegna di buone pratiche nei contratti collettivi aziendali”, risultato di un’indagine sperimentale su un campione di accordi collettivi sottoscritti tra il 2019 e il 2024 nel settore privato. La finalità dell’indagine è individuare buone pratiche provenienti dalla contrattazione collettiva aziendale relative a misure che – direttamente o indirettamente – mirano a promuovere la parità di genere. ConfapiD, dando risalto anche alla rappresentanza datoriale, parteciperà infine alla Relazione annuale del CNEL sulla qualità dei servizi pubblici, che conterrà un contributo anche sulla imprenditorialità femminile, con un focus su fondi e incentivi disponibili ed in riferimento all’obiettivo 9 dell’Agenda Onu di “Costruire un’infrastruttura resiliente, promuovere l’industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l’innovazione”. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 16 www.confapi.org ConfapiD nel mondo: premio 2024 Iwec Award La Vice Presidente Luigina Barbuio ha ricevuto come candidata Confapi il premio 2024 IWEC Award, assegnato dal Network Internazionale IWEC di cui ConfapiD fa parte. La cerimonia di premiazione si è svolta a Barcellona in occasione della 17th Annual Conference di IWEC, Conferenza internazionale dove vengono premiate annualmente imprenditrici di successo, offrendo loro visibilità internazionale e opportunità di networking. IWEC è un network internazionale fondato nel 2007, con la partecipazione del U.S. Department of State, per la promozione dell’empowerment femminile che sostiene le imprenditrici nell’accesso ai mercati internazionali, anche in sinergia con il sistema delle Camere di Commercio nazionali. La conferenza annuale rappresenta un’occasione importante di incontro tra donne imprenditrici di numerosi Paesi, inclusi Paesi emergenti, come Bangladesh, Filippine, Indonesia e Stati africani, e favorisce opportunità di scambio e di networking. È stata premiata anche Maria Luigia Ghiggia, imprenditrice e Presidente di APID Torino, componente del Consiglio Direttivo nazionale ConfapiD. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 17 www.confapi.org Giornata violenza contro le donne. Al Cnel il convegno “Ripartiamo dai diritti” In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, lo scorso 25 novembre, Confapi, insieme al Cnel, ha organizzato il convegno “Ripartiamo dai Diritti”. L’evento che si è svolto per la prima presso Villa Lubin è stato un momento prezioso per ricordare l’importanza di dire un forte ‘no’ a ogni tipo di violenza di genere e per una piena parità a ogni livello. Sono intervenuti tra gli altri, il Presidente di Confapi Cristian Camisa e il Presidente del Cnel Renato Brunetta. Nel corso della tavola rotonda si è riaffermata innanzi tutto la necessità di un cambiamento basato sulla cultura del rispetto per arginare l’odioso fenomeno della violenza sulle donne. Inoltre ci si è soffermati sul grande valore dei contratti di lavoro depositati al Cnel. Contratti che rappresentano uno strumento estremamente prezioso poiché possono aiutare a regolare anche l’ambito delle discriminazioni. Confapi in questa direzione è impegnata ogni giorno a riconoscere e implementare i diritti delle donne anche in campo lavorativo: non si tratta solo di un dovere etico e sociale, ma significa favorire lo sviluppo, la crescita, la civiltà del nostro Paese. Le donne rappresentano oggi in Italia un ricco e potenziale giacimento umano che, se adeguatamente inserito nel circolo virtuoso del mercato del lavoro, potrebbe far salire il nostro prodotto interno lordo addirittura di quasi sette punti percentuali. Una ricchezza da ogni punto di vista. Il convegno si è chiuso con i premi ‘6Libera’ conferiti dal Gruppo Nazionale delle Donne Imprenditrici di Confapi (Confapid), ad aziende e personalità che si sono distinte nell’ambito della promozione attiva del contrasto della violenza di genere. ANNO 2025 - NUMERO 90 - PAGINA 18 www.confapi.org Via della Colonna Antonina, 52 - 00186 Roma - T: 00 39 06 690151 - F: 00 39 06 6791488 Presidente Cristian Camisa Comitato editoriale: Marco Mariotti Filiberto Martinetto Annalisa Guidotti Redazione: Daniele Bianchi Davide Bianchino Elisabetta Boffo Francesco Catanea Isabella Condino Alessandro Danese Valeria Danese Angelo Favaron Elisabetta Malfitano Anna Lucia Nobile Francesca Ricciuti Antonio Savarese Giuseppe Edoardo Solarino Direttore responsabile: Annalisa Guidotti CONFAPINEWS Imprese femminili, valore aggiunto del Sistema Paese Il 21% del PIL italiano è prodotto dalle imprese in “rosa”. L’Italia si conferma il paese con il maggior numero di imprenditrici nell’Unione Europea, segnando un importante progresso nell’inclusione femminile nel mondo del lavoro. I dati più recenti evidenziano una continua espansione dell’imprenditoria femminile, anche se restano ancora delle sfide da affrontare per garantire pari opportunità e accesso a finanziamenti. Il nostro Paese ha superato per numero di donne titolari di imprese nazioni come la Germania, la Francia e la Spagna, consolidando così un trend positivo nell’imprenditoria femminile. Le imprenditrici italiane sono ormai circa 1,4 milioni, pari al 23% del totale delle imprese attive, un dato che posiziona l’Italia al vertice dell’Europa. Le imprenditrici sono mediamente più giovani dei colleghi maschi (rispettivamente 49 e 52 anni). Tra gli under 35 si osserva un maggiore equilibrio di genere con una incidenza della presenza femminile del 37,1%. I dati evidenziano che che inoltre ha conseguito un titolo di studio terziario il 34,5% delle imprenditrici a fronte del 23,4% degli uomini. In presenza di un titolo di studio elevato si riduce così il gap di genere. Tuttavia, il percorso di crescita non è privo di ostacoli. Nonostante i progressi, infatti, le donne imprenditrici affrontano ancora significativi ostacoli legati all’accesso al credito, alla conciliazione tra vita professionale e familiare, e alla scarsità di reti di supporto e mentoring. Inoltre, i settori più coinvolti restano quelli tradizionali, come commercio, servizi e agricoltura, con una minore presenza nelle aree ad alta innovazione tecnologica. Le istituzioni e le associazioni imprenditoriali come ConfapiD sono chiamate a rafforzare il supporto alle donne che vogliono intraprendere attività autonome, attraverso politiche di incentivazione, programmi di formazione e l’eliminazione di barriere culturali e pratiche. Questo trend positivo dimostra che, seppur con sfide ancora da superare, l’imprenditoria femminile in Italia è un motore sempre più importante per l’economia del Paese