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Confapi Aniem News 25 Marzo 2024

La newsletter dell’Unione nazionale delle imprese edili manifatturiere e settori affini

N. 12 -  25 Marzo 2024 

LE NOSTRE ATTIVITA’

MISURE SULLA SICUREZZA: PROSEGUE IL CONFRONTO AL MINISTERO DEL LAVORO

Lo scorso 18 marzo si è svolto un incontro tecnico presso il Ministero del Lavoro con le parti sociali per approfondire i contenuti della norma che introduce la c.d. patente a crediti. Nel corso dell’incontro il Ministero, rappresentato dal Capo di Gabinetto, Mauro Nori e dal responsabile dell’Ufficio Legislativo, Giuseppe Zuccaro, ha ribadito di voler mantenere l’impostazione della norma e di essere disponibile unicamente a interventi emendativi che ne possano migliorare l’applicabilità. Confapi Aniem ha posto all’attenzione del Ministero alcune specifiche questioni:


1. Pur condividendo, evidentemente, l’obiettivo di lotta al lavoro sommerso ed al rafforzamento dell’attività formativa e di prevenzione, la norma introduce un ulteriore onere burocratico, con adempimenti amministrativi che appesantiscono la gestione aziendale; non si può partire dalla certezza che tutti gli incidenti scaturiscano da una carenza formativa/informativa imputabile all’imprenditore; spesso nascono, viceversa, da tempistiche esasperate previste per la conclusione dei lavori, carenze progettuali, sovrapposizioni di soggetti operativi in cantiere. Il sistema di attribuzione/decurtazione dei crediti basato solo sull’adesione a corsi di formazione non può essere condiviso. Si propone, viceversa, di introdurre meccanismi di premialità (decontribuzione, punteggi migliori in sede di valutazione delle offerte) per gli operatori che investono su azioni atte a favorire la sicurezza e nei cui confronti non sono emerse responsabilità relative a incidenti;


2. Definire interventi strutturali di qualificazione nella fase di accesso al settore fondati anzitutto sull’impiego di personale e attrezzature;


3. Responsabilizzare l’ente committente privato: parimenti a quanto accade per il mondo dei lavori pubblici, si ritiene necessario che anche il committente privato (per lavori di importo significativo) si doti di figure professionali che garantiscono una costante verifica delle attività, del loro coordinamento, del rispetto dei tempi congrui, di eventuali varianti progettuali, ecc.


4. Applicare uno dei CCNL dell’edilizia sottoscritto dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative in tutti gli interventi che hanno una connotazione prevalentemente riconducibile al settore delle costruzioni;


5. Precisare che la responsabilità datoriale deve essere accertata con sentenza passata in giudicato.
Il Capo di Gabinetto e il Capo Ufficio Legislativo del Ministero hanno preso atto delle indicazioni fornite dalle parti sociali che saranno sottoposte all’attenzione del Ministro per formulare i relativi emendamenti al decreto legge in fase di conversione. Un ulteriore riunione di confronto con le parti sociali è stata convocata per il prossimo 26 marzo.

RIUNITO IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI CONFAPI ANIEM

Il 19 marzo si è riunito il Consiglio Direttivo di Confapi Aniem. In apertura dell’incontro il Presidente Delpiano ha preannunciato la possibilità di aderire ad un’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio Italiana in Polonia per il prossimo 27 giugno e finalizzata a coinvolgere le nostre aziende in numerosi interventi infrastrutturali che saranno attivati soprattutto a seguito dei finanziamenti Pnrr. Eventuali manifestazioni di interesse sono state sollecitate alle associazioni territoriali anche in marito alla possibile adesione ad un corso di formazione sul Codice Appalti riservato ai funzionari dell’Associazione.
Il Presidente ha altresì invitato il sistema associativo a avviare dibattiti e ad avanzare proposte, anche attraverso il Comitato Tecnico, sia sui possibili correttivi al Codice Appalti (un decreto è previsto per la fine dell’anno) che sulle nuove azioni che andranno definite sulle politiche fiscali connesse con gli interventi di riqualificazione immobiliare. Su quest’ultima tematica, è stato evidenziato come attualmente siano in discussione alcuni disegni di legge, tra i quali quello della Lega che prevede incentivi del 60% per un valore massimo di 100.000 euro, fino al 2035 (da ripartire in 10 quote annuali); inoltre, è in corso di approvazione la Direttiva europea che pone precisi obiettivi temporali: i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni a partire dal 2030 e i piani di ristrutturazione nazionali dovranno comportare una diminuzione del consumo energetico medio del 16% entro il 2030, del 20-22% entro il 2035, fino alle emissioni zero entro il 2050. Risulta pertanto necessario condividere una posizione associativa da avanzare nelle sedi istituzionali. Nel corso del Consiglio Direttivo, Marco Medori (rappresentante di Confapi Aniem nella commissione ministeriale) ha poi fornito un aggiornamento sui lavori della Commissione revisione prezzi, preannunciando la prossima elaborazione della bozza di decreto che verrà condivisa con il sistema associativo.

Il Consiglio Direttivo ha inoltre dibattuto sul recente provvedimento governativo che ha introdotto la c.d. patente a crediti confermando le molte perplessità e decidendo, in tal senso, di predisporre un documento di sintesi da utilizzare nelle diverse relazioni istituzionali.
Infine, è stato esaminato lo stato delle relazioni sindacali dopo la sottoscrizione dei recenti accordi del 29 febbraio che hanno consentito, in particolare, di superare il problema della possibile mancata equivalenza delle tutele contrattuali rispetto a quanto previsto dall’art. 11 del Codice Appalti. Restano da affrontare le criticità che scaturiscono dalla mancata copertura del nostro sistema bilaterale sui territori.

AVVIATI I LAVORI DELLA COMMISSIONE BILATERALITA’

Il 20 Marzo si è insediata la Commissione Bilateralità, costituita insieme alle Organizzazioni Sindacali nell’ambito degli accordi sottoscritti lo scorso 29 febbraio. La Commissione ha condiviso le tematiche delle quali si dovrà occupare:


• gestione del sistema bilaterale territoriale, anche al fine di condividere possibili soluzioni in presenza di specifiche criticità;
• garanzia della corretta applicazione di quanto previsto dal Contratto Nazionale e Territoriale Confapi Aniem in tema di bilateralità;
• promozione e lo sviluppo della contrattazione integrativa.

In questo contesto è stato deciso di avviare un percorso per pervenire alla sottoscrizione dei Contratti integrativi nei territori attualmente sprovvisti di tale strumento propedeutico all’attuazione del sistema bilaterale. La Commissione si riunirà nuovamente il prossimo 16 aprile.


SANEDIL: BANDO BORSA DI STUDIO 2024

Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Sanedil ha deliberato la pubblicazione del Bando Borse di Studio 2024, consultabile sul sito www.fondosanedil.it. L’edizione 2024 del Bando prevede l’assegnazione di 36 borse di studio in favore dei lavoratori del settore edile, anche per i figli fiscalmente a carico, studenti di Atenei pubblici, che abbiano conseguito il diploma di laurea o frequentino, con profitto, corsi di laurea in ambito medico/sanitario. Le domande di ammissione al Bando dovranno essere inoltrate esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e pervenire al Fondo nella finestra temporale prevista dalle ore 00:01 del 1° giugno 2024 alle ore 23:59 del 1° luglio 2024.

DALL’ITALIA


ANAC: NO AL CRITERIO CRONOLOGICO PER LA SCELTA DEGLI OPERATORI DA INVITARE NELLA PROCEDURA NEGOZIATA

L’ordine temporale di inoltro delle manifestazioni di interesse non può essere utilizzato come criterio per la scelta degli operatori da invitare alla procedura negoziata. Lo ha precisato l’Anac nel recente parere n.11/2024 precisando che deve ritenersi non coerente con le prescrizioni normative, “il ricorso al criterio cronologico di arrivo delle manifestazioni di interesse, in quanto metodo di selezione “casuale” degli operatori economici che, al pari del sorteggio, non appare idoneo a soddisfare i requisiti di oggettività, coerenza con l'oggetto e con la finalità dell'affidamento, nonché con i principi di concorrenza, non discriminazione, proporzionalità e trasparenza”. Il nuovo Codice impone l’individuazione di criteri oggettivi che devono essere indicati fin dall’avviso di avvio dell’indagine di mercato. Secondo l’Autorità “fermo per i lavori il possesso della qualificazione Soa quale requisito necessario e sufficiente” possono essere utilizzati “ulteriori elementi curriculari” come “fatturato specifico, elenco lavori” adeguati all’oggetto dell’affidamento.

L’IMPATTO DELLE DIRETTIVE SULLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E IL REGOLAMENTO SUI RIFIUTI: LE INDICAZIONI DELLA VICEMINISTRA GAVA

Lo scorso 20 marzo, nel corso di un question time alla Commissione Ambiente della Camera, la Viceministra dell’Ambiente Vannia Gava ha risposto ad un’interrogazione sull’impatto delle direttive europea “case green” e “efficienza energetica”. La Viceministra ha evidenziato come la direttiva in corso di approvazione sulla riqualificazione immobiliare (il completamento dell’iter è fissato per il prossimo 12 aprile) introduca obiettivi temporali progressivi fino al 2050, con parametri diversificati in base alla tipologia degli edifici. In questo contesto, entro il 2030 si prevede di abbattere di almeno il 16 per cento l’energia primaria media utilizzata e di ristrutturare il 16 per cento degli edifici non residenziali con le peggiori prestazioni. La Direttiva dispone inoltre di eliminare gradualmente i combustibili fossili nelle funzioni di riscaldamento e di raffreddamento entro il 2040.
L’altra direttiva sull’Efficienza Energetica, entrata in vigore già nello scorso mese di ottobre 2023, prevede altresì l’obbligo per gli Stati Membri di riqualificare almeno il 3 per cento l’anno della superficie degli edifici pubblici. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (che ha attivato un tavolo di lavoro con la partecipazione di altri Ministeri già dall’agosto 2023) sta elaborando una serie di misure volte ad accompagnare il processo di riqualificazione energetica degli edifici tenendo conto dell’esigenza di mobilitare maggiori risorse private attraverso il ricorso a nuovi strumenti finanziari, alla promozione dei contratti di prestazione energetica (cosiddetti EPC), alla crescita delle imprese dei servizi energetici (cosiddetti ESCO). La nuova politica per l’efficientamento degli edifici avrà certamente un impatto significativo per la crescita del settore delle costruzioni e dell’impiantistica, nonché più in generale sulle imprese di servizi energetici. E’ stato ricordato, infine, come in Parlamento siano in corso di esame diversi disegni di legge riguardanti la disciplina delle agevolazioni fiscali per gli interventi di incremento dell’efficienza energetica e della sicurezza antisismica degli edifici, finalizzati, essenzialmente, a garantire un sostegno finanziario post superbonus. Nei giorni scorsi la stessa Viceministra ha anche preannunciato la nuova disciplina per i materiali da scavo e la definizione del regolamento End of Waste (cessazione della qualifica di rifiuto) per la gestione degli scarti da costruzione e demolizione. L’End of Waste è il processo attraverso il quale un rifiuto cessa di essere tale, per mezzo di procedure di recupero, ed acquisisce invece lo status di prodotto. Il nuovo provvedimento, secondo quanto dichiarato dalla stessa Gava, “mira a semplificare e allargare le maglie del riutilizzo, riducendo la discarica e promuovendo recupero di materiale ed economia circolare”, cercando di intervenire sulle rigidità applicative del D.M. n.152/2022.

TAR BRESCIA: INTERPRETAZIONE ART. 11 CODICE APPALTI NON PUO’ ESSERE ECCESSIVAMENTE RESTRITTIVA

Il Tar Brescia (Sent. n.89 del 12 marzo u.s.) si è espresso contro un’interpretazione restrittiva dell’art.11 del Codice appalti sull’individuazione del CCNL precisando, in particolare, che “non è necessaria la parità di retribuzione, in quanto tale condizione sarebbe equivalente all’imposizione di un CCNL unico”. I Giudici hanno contestato l’imposizione di una limitazione della libertà di organizzazione aziendale: “occorre evitare di introdurre freni non necessari alla concorrenza e al principio di massima partecipazione. Si ritiene pertanto che un’impresa possa mantenere il proprio CCNL anche in una gara che in base alle ripartizioni della contrattazione collettiva si collocherebbe in un altro settore economico, purché, secondo una valutazione complessiva (giuridica ed economica), il trattamento dei lavoratori impiegati in tale gara non sia deteriore rispetto a quello dei CCNL individuati dalla stazione appaltante, e vi sia corrispondenza tra le mansioni del CCNL applicato e le lavorazioni oggetto dell’appalto”.

CONSIGLIO DI STATO: ERRORE MATERIALE NELL’OFFERTA PUO’ ESSERE RETTIFICATO ENTRO IL GIORNO DI APERTURA

Il Consiglio di Stato (Sent. n.2101 del 4 marzo u.s.), fornendo un’interpretazione del soccorso istruttorio in linea con quanto previsto dal nuovo Codice Appalti, ha dichiarato che un errore materiale nell’offerta, che non necessiti di attività interpretativa o valutativa, può rettificare l’errore fino al giorno di apertura delle offerte.
Il soccorso istruttorio non deve essere considerato come una mera facoltà, ma come un obbligo dell’ente appaltante, nei limiti e alle condizioni fissati dal legislatore; tale strumento “ha portata generale e trova applicazione, anche nell’ambito delle procedure concorsuali”. Secondo i Giudici, pertanto “considerata la necessità di salvaguardare la regolarità della procedura di gara e la par condicio fra i partecipanti, sono ammessi interventi della commissione di gara volti a correggere errori materiali solo quando i medesimi siano facilmente ed immediatamente rilevabili. A tale condizione, quindi, in un'ottica di massima partecipazione a una procedura di evidenza pubblica, va consentito al concorrente di emendare l'errore ostativo immediatamente percepibile (Consiglio di Stato, sez. IV, sent. 31 ottobre 2022, n. 9415), a maggior ragione se generato da clausole ambigue contenute nella lex specialis”. In relazione ad un errore dell'operatore nella redazione dell'offerta, è quindi necessario “accertare la natura e rilevanza di detto errore, al fine di verificare se possa considerarsi un mero errore materiale immediatamente percepibile e come tale emendabile senza alcuna attività manipolativa (Consiglio di Stato, sez. III, sent. 21 marzo 2022, n. 2003) ovvero richieda un'attività integrativa da parte del RUP e, come tale, inammissibile e insuscettibile di soccorso istruttorio”.

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